Come reagisce la PMI italiana davanti a questa situazione?
Nella nostra società sono generalmente due le percezioni in merito al rischio di subire un attacco informatico:
“Io non subirò attacchi informatici perché la mia azienda non è poi cosi interessante per gli hacker!”
Questo pensiero è purtroppo un luogo comune!
Non devi pensare che gli attacchi informatici siano creati ad hoc per colpire un’azienda.
La maggior parte degli attacchi viene progettata per sferrare azioni di massa, colpire una categoria o per raggiugnere un determinato scopo che può riguardare qualunque tipologia di aziende, piccole o grandi che siano, accomunate magari dall’utilizzo di una determinata tecnologia.
“Ho già i miei sistemi di protezione, la mia azienda è abbastanza al sicuro!”
Questo è l’errore peggiore che si possa fare.
Credere che i sistemi di sicurezza già in uso siano sufficienti per proteggere i propri servizi digitali. Sì, hai capito bene!
La maggior parte dei sistemi di sicurezza ha dei limiti operativi perché si basa su statistiche note. Se un nuovo attacco non rientra nelle statistiche, il tuo sistema di sicurezza non lo rileva: questo chi attacca lo sa bene, e grazie a ripetuti tentativi, riesce ad evadere i sistemi di difesa.
Queste due convinzioni sono l’anticamera degli attacchi informatici.
Oggi gli attacchi sono diventati sempre più frequenti e sempre più difficili da riconoscere.
Molto probabilmente anche il tuo attuale sistema di sicurezza è a rischio.
Il punto è che una volta che si subisce un attacco, il danno causato spesso non è risolvibile:
ricatti, dati irrecuperabili, perdita di reputazione. Vale davvero la pena affrontare tutto questo?
Per tutti questi motivi ti consigliamo di verificare il tuo attuale livello di sicurezza.
E ti consigliamo di farlo con l’unico strumento in grado di frenare anche attacchi poco noti e recentissimi:
il nostro Web Application Security Manager: Seer Box
Che differenza c’è tra un’applicazione protetta con Seer Box e una protetta usando solamente un Web Application Firewall?
WAF e altri sistemi di protezione funzionano grazie a firme note
• Non apprendono in ambiente ostile
• Non creano nuove regole di protezione
• Non sono pertanto in grado di frenare attacchi poco noti e recentissimi

Le istruzioni di Seer Box, dopo il monitoraggio del traffico, consentono al WAF di creare nuove regole
Consentono pertanto di frenare l’attacco precedentemente non rilevato, e di ripristinare il passaggio del solo traffico
legittimo
